Affezionatissimo signor padre, mi ferirono al sommo le giuste sue rimostranze e oso prometterle, sebben più non crede alle parole ma ai fatti, oso promettere che colla nuova apertura degli studi sarà anche nuovo il mio fervore, onde soddisfare alle sue brame. Di questi miei sentimenti ne faccia parte alla signora madre, a cui mi riserbo darle riscontro in altro ordinario, e la assicuri che mi furono sensibili i di lei meritati rimproveri. La mia salute è buonissima. I miei più distinti doveri al signor zio Simone e colla sua benedizione mi segno
Li 30 ottobre 1819, Padova
suo affettuosissimo obbligatissimo figlio Francesco
Nel verso: All’ornatissimo signor il signor Giuseppe Salghetti-Drioli Zara