Affezionatissima signora madre, per non mancare al presomi impegno e per darle un saggio della mia memoria formo anche oggi due sole righe, assicurandola dell’ottima mia salute. Sono passati anche i Morti, termine prescritto alle vacanze; a momenti si cominciarà lo studio; mi ottenga una pronta e docile volontà, onde possa io compiere alle mie replicate promesse.
I miei doveri coll’amabilissimo signor padre e, baciando ad entrambi le mani, mi dico
Padova, 6 novembre 1819
suo affettuosissimo obbligatissimo figlio Francesco
Nel verso: All’ornatissima signora la signora Giuseppina Salghetti-Drioli Zara