Amatissimo signor genitore, il signor Beggio è stato presente alla lettura che io feci stentatamente del di lei foglio (n° 17) sotto il dì 22 ottobre scaduto. La commozione, che in me destano i ben giusti suoi risentimenti, è stata presa dal signor Beggio come un felice preludio. Il Signore mi dia la grazia di corrispondere all’aspettazione di tutti.
Ebbi la visita del signor Pinelli, da cui ho inteso con piacere lo stato suo, della mama e di ciascheduno della famiglia. Non può essere migliore la mia salute, né ho cosa da desiderare.
Ella accolga al solito i complimenti dei miei signori maestri, insieme colle più ferme risoluzioni di voler costantemente appalesarmi, quale col rispettoso bacio della mano mi dichiaro
Padova, 20 novembre 1819
di lei obbligatissimo affettuosissimo figlio Francesco
Nel verso: All’ornatissimo signor il signor Giuseppe Salghetti-Drioli Zara