Veneratissimo signor genitore, per non mancare anche a questo dovere di obbedire ai suoi ossequiati comandi e coll’avanzarle frecuentnti notizie dello stato di mia salute, l’assicuro che io sto benissimo Né potrei meglio desiderare in tale rapporto.
Prego il signore che sia lo stesso di lei, della mama, del fratello e di ogni altro di nostra famiglia e parentela.
Facio i miei doveri con tutti, mentre col rispettoso bacio della mano me le protesto
Padova, 28 novembre 1819
di lei affettuosissimo obbligatissimo figlio Francesco
Nel verso: All’ornatissimo signor il signor Giuseppe Salghetti-Drioli Zara