N° 9
Padova, li 25 aprile 1819
Pregiatissimo signor padre, in aggiunta alla rispettosa mia n° 8 ed ad riscontro delle gradite di lei lettere n° 4 e 5, ambedue pervenutemi in un sol punto, le significo che godo perfettissima salute, così spero in breve sarà per lei, stante i progressi in salute esternatimi nelle sopracittate lettere. Mi consola il sentire che la signora madre sia in buona salute; spiacemi che il caro mio fratello sia tormentato dalla tosse pagana, cotanto dolorosa. Io ed il kavalier Parma siamo stati a salutare il signor dottor Frari prima che parta, ma lui neppure si sognò di venirmi a trovare.
Il signor Domenico Bellotto, che mi accenna nella pregiata sua alla lettera n° 5, non mi sovviene di conoscerlo.
La famiglia in cui trovomi m’impone di riverirla unitamente alla signora madre, gode il sentire che loro stiano bene e si lusinga che in breve dire così potrà relativamente al signor maestro che parimenti la riverisce.
Mille doveri alla signora madre ed altrettanti bacci al fratello.
In ora altro non mi rimane che assicurarla della mia gratitudine ed attaccamento e pregarla d’accogliere un rispettoso abbraccio
dal di lei figlio Francesco
Oggi scrivo al dottor Giure, con altro ordinario scriverò al zio Simeon.
Nel verso: All’ornatissimo signore il signor Giuseppe Salghetti-Drioli Zara