Carisimo papà, le confermo l’ultima mia scritali da Padova ove mi trovo dal giorno 18 del corrente colocato in un nuovo colleggio molto migliore del primo per tutti i raporti.
Scorsi una picola malatia di febre verminosa, ma ora sono guarito magari cossì dal mio naso per oggetto del quale fui portato qui e ieri pasai al consulto e visita del professore Campana e trovo delli malani che mia malgrado pure li sofro e sento, mi fo però corraggio perché pur sarò alla cura in forza della quale mi promise di sradicarmi il male che se fosse trascurato ancor in certo tempo diveniva l’afare tanto serio che non so cosa sucederebe di me; spero in Dio con prosime mie lettere indicarli in miglioramento.
Per ora parto per Padova acompagnato da il signor zio e signor Scandolan che la riveriscono di cuore; lo steso fo io protestandomi
suo affezionatissimo figlio Francesco
Venezia, li 25 giugno
Nel verso: All’ornatissimo signor il signor Giuseppe Salghetti-Drioli a Zara